Prima un 'pistolotto calcistico-nazionalista' con accuse di furto alla Fifa e alla Uefa, poi l'invito a sdoganare l'alcol negli stadi del Qatar e infine un bel tuffo in piscina. Con i vestiti addosso. Sir Dave Richards, presidente della Premier League, ha dato spettacolo durante una conferenza internazionale su sport e sicurezza a Doha.
Il 69enne dirigente, che andrà in pensione in autunno, ha intrattenuto l'uditorio ricordando con equilibrio e modestia i meriti dell'Inghilterra nel panorama calcistico mondiale. «L'Inghilterra ha donato il calcio al mondo. Ha lasciato la miglior eredità che ognuno potesse tramandare. Noi abbiamo dato il calcio agli altri», ha detto. In platea, tra gli altri, ad ascoltare c'era anche il principe giordano Ali bin al-Hussein, vicepresidente della Fifa.
«Per 50 anni -ha proseguito Richards- siamo stati i padroni del gioco, eravamo il governo. Abbiamo scritto le regole, progettato i campi, abbiamo fatto tutto. Poi, dopo 50 anni, qualcuno è saltato fuori e ha detto: 'Siete dei bugiardì. E ci ha rubato il gioco. Era la Fifa». «Poi è saltata fuori un'altra gang, chiamata Uefa, e ci ha rubato qualcos'altro», ha detto ancora. Hussein ha fatto notare che anche la Cina rivendica l'invenzione del calcio. Richards non si è fatto condizionare e ha tirato dritto: «Il calcio è nato a Sheffield 150 anni fa. Noi abbiamo creato lo sport e abbiamo scritto le regole. I cinesi possono dire di averlo inventato, ma siamo stati noi inglesi a farlo. E lo abbiamo donato al resto del mondo».
Hussein ha provato ad arginare la valanga con un intervento diplomatico: «Tutto il mondo ama lo sport più popolare». Tentativo lodevole ma poco fruttuoso. Richards ha spostato la propria attenzione sull'assegnazione dei Mondiali 2018 e 2022 a Russia e Qatar. «L'Inghilterra (sconfitta nella corsa alla World Cup 2018, ndr) non ha capito le regole del gioco e ha pagato dazio. La Fifa poteva dire chiaramente che intendeva portare i Mondiali ad Est. Noi abbiamo speso 19 milioni di sterline per la candidatura, pensavamo di avere una chance. Ma, in realtà, non avevamo possibilità. Il Qatar ha fatto un lavoro eccellente e si è aggiudicato i Mondiali: ma si può giocare qui a giugno?», ha detto ancora.
Le temperature elevate potrebbero creare problemi ai tifosi. Ai supporters provenienti da tutto il mondo, ha azzardato, sarebbero utili massicce dosi di alcol. L'argomento, in un paese islamico, è stato introdotto in maniera poco diplomatica. «Se non fate qualcosa -ha detto Richards- vuol dire che cominciate a mettere la testa sotto la sabbia: dovete affrontare il tema. Ci deve essere un punto di equilibrio tra culture diverse: quella inglese riconosce quella del Golfo, ma la birra fa parte della nostra tradizione».
Tutto finito? No, perchè Sir Richards ha chiuso in bellezza. Un tuffo in piscina, con i vestiti addosso, ha coronato la giornata.
venerdì 16 marzo 2012
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QATAR: SHOW DEL PRESIDENTE DELLA PREMIER LEAGUE, FRASI DELIRANTI E IN PISCINA VESTITO
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3/16/2012 12:00:00 PM
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brooks
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