Un sistema di bonus-malus, proprio come nel mondo delle assicurazioni, proteggerà ormai gli interessi degli sponsor della nazionale di calcio francese. Dopo il fiasco dei Mondiali del Sudafrica, gli sponsor dei Bleus hanno ottenuto che, nei contratti 2010-2014, i risultati della squadra e la popolarità dei calciatori avranno un peso sui finanziamenti.
Gli sponsor dei Bleus, tra cui Carrefour, Suez e Credit Agricole, avevano già ottenuto dalla Federcalcio francese (FFF) una somma di 4,5 milioni di euro come rimborso per il danno arrecato alla loro immagine durante la pessima impresa sudafricana. C'erano stati gli insulti di Nicolas Anelka all'ex ct Raymond Domenech, lo «sciopero» dei giocatori a Knysna, il disastro del primo turno e un rientro in patria poco glorioso.
Gli sponsor hanno così ottenuto la revisione dei loro contratti con l'introduzione di un sistema di bonus-malus, per il quale ormai gli introiti della FFF, legati agli sponsor, saranno composti da una parte fissa ed una variabile. Ogni mese un istituto di ricerca, la Kantar Media, misurerà il grado di popolarità dei calciatori presso il pubblico, su un campione di 1.000 persone dai 15 anni in sù.
Una sorta di voto alla simpatia, da 1 a 10, che in questo momento è molto basso ma, che sottolinea la FFF, è già cresciuto rispetto a giugno. Da questo voto «dipenderanno i nostri introiti e l'ammontare dei contratti degli sponsor», ha precisato Jacques Lambert, direttore generale della FFF
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