Il fatto risale alla gara di giovedì scorso tra gli ucraini e il Manchester City, valida per gli ottavi di finale di Europa League. Al 36' SuperMario, nel tentativo di togliere il pallone all'avversario, entra a gamba tesa su Popov all'altezza dello stomaco (una dinamica che ricorda il brutto intervento di Hernanes ai danni di Benzema nell'amichevole Francia-Brasile) rimediando un'inevitabile cartellino rosso. Il City, costretto in 10 per oltre metà gara, vincerà l'incontro per 1-0 ma saranno gli ucraini, vittoriosi all'andata per 2-0, a passare il turno
«Un'eliminazione firmata da Balotelli? Non ho visto bene il fallo dalla panchina, ma se è effettivamente da espulsione Mario non ha fatto una buona cosa per la squadra - ha commentato a fine partita il tecnico dei Citizens Roberto Mancini - Se lo avessi saputo prima non lo avrei schierato, non c'era motivo di farsi espellere. Comunque non posso giudicare non ho visto bene, e poi gli altri dieci hanno fatto benissimo. Era difficile ma non impossibile ribaltare il 2-0 dell'andata e se abbiamo giocato come abbiamo giocato in dieci contro undici, figuriamoci se avessimo giocato in parità numerica: avremmo fatto altri due o tre gol...».
Nella giornata di ieri Mario Balotelli, tramite il sito ufficiale del City, ha fatto ammenda e ha chiesto scusa al difensore macedone, ai propri compagni, all'allenatore e ai tifosi . «Non volevo fare male e voglio presentare le mie scuse più sincere a Popov. Stavo cercando di dare il massimo per la mia squadra come sempre. La palla era in aria e ho cercato di colpirla con il piede alto. Non ho mai cercato il contatto con Popov e, davvero, non volevo fargli alcun male. Sono dispiaciuto per l'accaduto e chiedo scusa ai miei compagni di squadra che hanno dovuto fare a meno di me in una partita così importante. Avrei voluto mostrare maggiore attenzione ma ero troppo coinvolto dalla partita. Mi rendo conto che questo non è il modo migliore per ripagare tutti coloro che hanno manifestato fiducia in me: il mio allenatore, la società, i tifosi che mi hanno accolto calorosamente quando sono arrivato dall'Italia», conclude SuperMario, che con l'espulsione di giovedì rischia di saltare, causa il "codice etico" varato dal ct Prandelli, anche i prossimi impegni della Nazionale.
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