River Plate e Boca Juniors si affrontano stasera in un'ennesima classicissima del calcio argentino, caratterizzata però dal fatto che entrambe le squadre non sono mai state tanto in crisi.
La sfida prenderà il via alle 19 locali (le 23 in Italia) nello stadio Monumental di fronte a 50.000 spettatori (biglietti esauriti fin da venerdì scorso). Ma ci sarà anche un esercito di 1.500 poliziotti, mobilitati per evitare incidenti tra ultrà, anche alla luce del fatto che, l'altro ieri, quelli del River - che la settimana scorsa si sono presi a rivoltellate tra loro - hanno dato fuoco ad una maglia del Boca con il n. 10 di Juan Roman Riquelme, il simbolo della squadra.
Dopo 13 giornate il River è 12/o in classifica con 18 punti, il Boca 15/o con 17 punti. Quella di stasera è una partita di recupero. Più che mai, entrambe le squadre puntano alla vittoria, per evitare di sprofondare ancor di più nella prolungata crisi.
Per il tecnico del Boca Claudio Borghi, che già in tre occasioni ha lasciato intendere di volersi dimettere per i troppi contenziosi all'interno del club, una sconfitta potrebbe significare il definitivo addio alla panchina.
Per il River, dove, prima del 'superclasico', il presidente del club Daniel Passarella ha cacciato Angel Cappa - da molti ritenuto il miglior allenatore locale - perdere in casa, oltre ad innescare un caos non facilmente gestibile, sarebbe un passo in più verso la retrocessione.
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