lunedì 13 settembre 2010

CINA: INDAGINE DELLA POLIZIA SCUOTE EX VERTICE DELLA FEDERAZIONE

La polizia cinese ha annunciato ufficialmente una indagine nei confronti dell'ex vice presidente dell'associazione calcistica cinese (Cfa) e altri due funzionari dell'associazione. L'accusa è di aver preso soldi per combinare i risultati di alcune partite. Lo ha riferito un comunicato del ministero della sicurezza pubblica, ripreso dalla stampa di Pechino. È la prima volta che arriva la conferma dell'indagine su Xie Yaong, ex vice presidente del calcio cinese, nell'ultimo, in ordine di tempo, tentativo di innalzare il livello del gioco in Cina e porre un freno alla corruzione.
Gli altri due indagati sono Wei Shaohui, alto funzionario della quadra nazionale cinese di calcio e Li Dongsheng, ex capo della commissione arbitrale. Nella rete della polizia sono già caduti il successore di Xie, Nan Yong e una dozzina tra giocatori e funzionari. Per tutti gli arrestati l'accusa è di aver agito per combinare le partite sulle quali si scommetteva.
Xie, 55 anni, è stato vicepresidente della federazione cinese dal 2005 l 2009, quando è stato nominato presidente della China Sports Industry Group, l'unica società statale dipendente dall'amministrazione generale dello sport. A seguito dell'annuncio dell'indagine, le quotazioni della societ… sono crollate in borsa.
Ma l'indagine su Xie non è una notizia inaspettata: secondo un sondaggio effettuato online sul maggiore portale cinese, oltre l'80% degli intervistati si aspettava una soluzione del genere, confidando che le indagini porteranno i tre in tribunale e gli arresti per altri. In Cina non è previsto il reato di combine per le partite, ma sia le tangenti che lo scommettere sulle partite hanno permesso agli inquirenti di puntare su Xie
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