mercoledì 25 gennaio 2012

FRANCIA, GUERRA TRA IL MARSIGLIA E LE SUORE FIGLIE DI GESU'

L'Olympique di Marsiglia sta giocando un incontro con un avversario fuori dal comune: una congregazione di suore. Le religiose, il cui convento sovrasta il campo di allenamento della squadra, rifiutano ostinatamente di vendere un terreno di 10 ettari al club di calcio che vorrebbe estendersi e costruire un piccolo stadio di 3.000 posti per le riserve e il centro di formazione.
Il rumore dei motori delle grosse berline dei giocatori e le urla degli allenamenti non sarebbero infatti in sintonia con il voto di silenzio e di contemplazione fatto dalle suore, che appartengono alla congregazione delle Figlie di Gesù e che sono proprietarie del terreno dalla fine dell'800.
Le religiose non escono mai e non hanno mai contatti con gli estranei. «Le nostre terre non si vendono, è tutto quello che abbiamo da dire», ha comunque confermato una giovane e timida religiosa al quotidiano locale La Provence, attraverso la grata sottile del parlatorio del convento. È intervenuto anche il sindaco Jean-Claude Gaudin, tifoso appassionato della sua squadra che ha pregato le suore di «fare un gesto per la città».
Ma non sembra che il suo intervento possa far cambiare idea alle religiose. Il club ha inviato una lettera al convento: «con le suore bisogna andarci piano», dicono. Per ora il club, che sta facendo progetti per il futuro, dovrà accontentarsi di firmare l'atto di acquisto di altri 9,8 ettari di terreni, che non dovrebbe comportare problemi perchè sono di proprietà del comune. La vendita potrebbe aggirarsi intorno ai 6,5 milioni di euro. Per i 10 ettari del convento invece sembra proprio che non ci sia nulla da fare: le suore sono inamovibili e per adesso vincono loro la partita.
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