La religione resta fuori dal ritiro della Selecao brasiliana che si prepara per la Coppa America in Argentina, al via il 1/o luglio prossimo. Il ct Mano Menezes ha esplicitamente proibito l'ingresso di esponenti religiosi a Los Cardales, la stazione climatica dove la Nazionale brasiliana si allena.
Il divieto è rivolto in particolare al pastore evangelico Anselmo Alves, che ai Mondiali 2010 in Sudafrica - con il ct precedente, Dunga, e i devoti Kakà e Felipe Melo - era una presenza costante, visto il numero di fedeli della confessione tra i giocatori. La proibizione non si estende comunque al tempo libero, quando i giocatori possono ottenere conforto religioso se lo desiderano.
Anche la Federcalcio brasiliana (Cbf) ha adottato la linea dura sulla questione religiosa. Saranno proibite tutte le manifestazioni di fede in campo, le preghiere esagerate o le frasi religiose sulla magliette sotto la maglia verdeoro. Anche la preghiera collettiva della squadra radunata in circolo in mezzo al campo prima della partita non sarà più ammessa, dopo che la Fifa ha protestato con la Cbf.
La Confederazione brasiliana di calcio (Cbf) ha chiesto espressamente ai giocatori di evitare, in occasione dei festeggiamenti per un gol o alla fine delle partite, di esternare qualsiasi tipo di messaggio religioso. In seguito a queste misure, i media punteranno soprattutto gli occhi sul 19enne idolo Neymar, a sua volta molto legato ad una setta religiosa.
giovedì 30 giugno 2011
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BRASILE: BANDITA LA RELIGIONE IN NAZIONALE, NO AI PASTORI EVANGELICI NEL RITIRO
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