L'ex centrocampista, vincitore del massimo trofeo calcistico nel 1994, ha definito il match come «un evento di carattere politico e populista». «Mi sentivo a disagio durante tutta la partita e volevo nascondermi da tutti, compreso da me stesso», scrive il calciatore, sostenendo di aver saputo solo poche ore prima della partita che gli avversari sarebbero stati il presidente ceceno ed esponenti del suo entourage.
«Ci hanno pregato - spiega - di non giocare al massimo visto che la partita doveva aveva un carattere scherzoso». Circostanza negata da Alvi Kerimov, portavoce del leader ceceno. La partita, finita 6-4 per i brasiliani, è stata di fatto una farsa, nella quale tutti i giocatori cercavano di propiziare le conclusioni di Kadyrov, oggetto delle ovazioni del pubblico.
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