I 'mamuthones' sono una delle maschere più caratteristiche del carnevale sardo, espressione di un piccolo paese della Barbagia, Mamoiada, che hanno fatto il giro del mondo. Così come Gianfranco Zola, anche lui originario di un piccolo centro in provincia di Nuoro, Oliena, diventato il più forte calciatore sardo di tutti i tempi e lo straniero più amato nella storia del Chelsea, tanto da meritarsi in Inghilterra la prestigiosa onorificenza di membro onorario dell'Impero britannico, l'equivalente del 'Sir' per chi non è nato in Gran Bretagna.
Ma Zola, oltre ad aver giocato in Inghilterra - e prima nel Napoli, nel Parma e in Nazionale - ha iniziato e concluso la sua carriera in Sardegna, e la sua terra oggi gli ha voluto attribuire l'ennesimo riconoscimento, il «mamuthone ad honorem», riservato ai sardi che hanno fatto grande il nome dell'isola nel mondo (nel passato attribuito, fra gli altri, al presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga e al jazzista Paolo Fresu).
Nato a Oliena il 5 luglio 1966, Zola è sempre rimasto profondamente legato alla sua terra, anche se i maggiori successi professionali li ha ottenuti nella penisola e all'estero. E proprio in questi giorni Zola era impegnato in Malaysia per la presentazione ufficiale del Trophy Tour della Champions League 2011, partito da Kuala Lumpur e che farà tappa in otto località dell'Asia nell'arco dei prossimi due mesi.
«Personalmente è stato un grande onore - ha detto Zola in Malaysia - Non ho mai vinto questa competizione, ma vi ho partecipato due volte. È un torneo prestigioso e importante in tutto il mondo e per me, essere andato in Asia a promuoverlo, è stato un vero piacere». È tornato per ricevere a Mamoiada il premio che gli è stato consegnato, durante un Consiglio comunale informale, da due bambini: un piccolo mamuthone e un piccolo issohadore dell'associazione Atzeni Beccoi.
«La filosofia del mamuthone ad honorem ha lo scopo di onorare un sardo che si è speso per promuovere la Sardegna nel mondo», ha ricordato l'assessore alla Cultura del Comune di Mamoiada, Agostino Melis. Felice ed emozionato, Zola ha ringraziato e si è detto onorato di ricevere il riconoscimento «proprio perchè arriva dalla mia terra», ha voluto sottolineare. Prima della cerimonia, Zola ha incontrato un gruppo di atleti della Polisportiva Folgore e risposto alle tante curiosità di giovani campioni in erba.
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