Ha inscenato il suo sequestro per giustificare l'assenza in allenamento. Per questo motivo la polizia brasiliana ha denunciato un giocatore del Botafogo, il centrocampista Somalia. La notizia del presunto sequestro era circolata il giorno precedente: il giocatore aveva riferito di essere stato aggredito mercoledì scorso da un gruppo di uomini armati, che lo avrebbero preso come ostaggio obbligandolo a pagare un riscatto per la liberazione.
Secondo la versione di Somalia, i presunti malviventi lo avrebbero raggiunto mentre si stava spostando in automobile dal suo appartamento, nel quartiere di Barra da Tijuca, verso lo stadio di Engenhao dove doveva partecipare agli allenamenti della squadra.
A mettere nei guai il giocatore, invece, sono state le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso piazzate nel palazzo della sua abitazione. Secondo quanto reso noto dai rappresentanti delle forze dell'ordine, Somalia in realtà si trovava in casa nel momento in cui sarebbe avvenuta l'aggressione. Ora il giocatore rischia da uno a sei mesi di carcere, la pena prevista per il reato di calunnia.
Contattato dalla polizia, l'ufficio legale del Botafogo ha spiegato che l'assenza ingiustificata ad un allenamento è punita dal club con multe fino al 40% dello stipendio: proprio questo avrebbe spinto il giocatore ad inscenare il sequestro. Il Botafogo ha fatto sapere che valuterà eventuali azioni disciplinari nei confronti di Somalia.
0 commenti: on "BRASILE: FINTO SEQUESTRO-LAMPO, NEI GUAI GIOCATORE DEL BOTAFOGO"
Posta un commento