La Spal di Ferrara (ora terza nel girone A di Lega Pro ma con un ilustre passato in serie A) sceglie il sole per assicurarsi un futuro sereno. Con la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 14 megawatt il club cerca nuove risorse per rinverdire i successi della presidenza di Paolo Mazza.
«Siamo la prima società sportiva in Italia - ha spiegato il presidente Cesare Butelli presentando l'iniziativa - a intraprendere un'attività produttiva esclusivamente finalizzata all'autosostentamento. In Lega Pro i bilanci sono inevitabilmente in perdita. Per ovviare abbiamo creato un meccanismo di finanziamento che conferirà maggiore sostanza al capitolo entrate. Così, per i prossimi vent'anni, la Spal è certa di non fare la fine di Rimini, Mantova, Arezzo, Pisa, Perugia e di tante altre illustri squadre che hanno dovuto alzare bandiera bianca». L'impianto sorgerà sul sedime di una ex discarica dismessa, nella zona nord della città. Nell'area, di oltre 31 ettari, prenderanno dimora più di 63 mila pannelli fotovoltaici montati su rotor monoassiali.
L'avvio dei lavori è previsto prima della fine dell'anno, dopo il rilascio, ormai imminente, delle necessarie autorizzazioni. Particolare cura, oltre agli aspetti tecnici, è stata riservata a quelli ambientali e di paesaggio. Ci sarà persino un percorso didattico e una piccola aula-laboratorio per le scuole.
L'investimento complessivo supera i 50 milioni. La rendita derivante dalla vendita di energia elettrica è garantita per 20 anni a un prezzo predeterminato da Enel al momento dell'allaccio. Nelle casse di Spal 1907 entrerà ogni anno, al netto degli oneri di realizzazione, manutenzione e mutui, una cifra definita «considerevole», che «per prudenza sarà precisata a lavori ultimati».
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